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Il ritorno di Federico Tocci (BNL) al Data Management Summit 2022

Il ritorno di Federico Tocci (BNL) al Data Management Summit 2022

Lo speech riguarderà il caso d’uso BNL. I pillars fondamentali della strategia di Data Management dettata da BNPP e adottata da BNL seguendo la strada tracciata dal riferimento ‘de facto’ mondiale DAMA International sulla disciplina Data Management.

Parlerò delle aree di implementazione su cui abbiamo deciso di intervenire all’interno della nostra organizzazione per far sì che la cultura del dato sia qualcosa di concreto, vivo e manutenibile. In ultima analisi vi mostreremo il dettaglio del Data Quality Tool di BNL (IRION) e come questo interagisce con le attività declinate dal framework adottato.

Alessandro Chimera e Andrea Saroli di TIBCO tra i protagonisti del Data Management Summit Italy

Alessandro Chimera e Andrea Saroli di TIBCO tra i protagonisti del Data Management Summit Italy

Perché con una crescita del 5250% di dati generati negli ultimi 12 anni e con meno del 3% di questi analizzati ai fini di business intelligence, è chiaro che gestire i dati è oggi più importante che mai. Questo evento è un’ottima occasione per incontrarsi e scambiare idee sulla necessità di creare architetture moderne che possano valorizzare l’intera catena di gestione del dato.

Francesco Spagnoli di Irion tra i protagonisti del Data Management Summit Italy 

La cultura necessaria per gestire i dati la ritengo già efficace in alcuni mercati “normati” dove non ci si può permettere di sbagliare, dove i controlli sulle filiere dei dati sono un mantra come il banking e l’insurance. Sto registrando progressi anche nell’Energy e attualmente nella Pubblica Amministrazione di cui mi sto occupando con una focalizzazione specifica. In generale il tema della gestione dei dati è ancora affrontato in larga misura con un approccio procedurale e con una frammentazione delle informazioni a corredo, dei famosi metadati che, laddove censiti e raccolti, rappresentano cataloghi e dizionari volti solo a rappresentare ontologie passive che il business non riesce a utilizzare in maniera efficace per governare i processi decisionali aziendali. Auspico un cambio di cultura forte che veda trasformare l’attuale paradigma di gestione del dato da procedurale a dichiarativo. C’è bisogno di una cultura e persone qualificate ma anche strumenti giusti per implementare in maniera efficace i controlli sui dati, per certificare la qualità dei dati e delle informazioni rispetto agli obiettivi che, per tramite dell’analisi, si vogliono raggiungere.