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Francesco Fragale di Societe Generale Securities Services in Italia tra i protagonisti del Data Management Summit

Stiamo rivelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di concentrarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, attraverso la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro. 

Oggi vi presentiamo Francesco Fragale che parteciperá alla tavola rotonda su Data Fabric & Data Valuation

Parlaci un po’ di te e del tuo background professionale 

Sono un ingegnere informatico con circa 20 anni di esperienza nel campo dell’information and communication technology. Durante i miei primi anni sul campo, ho avuto l’opportunità di approfondire i molteplici aspetti tecnologici grazie alle numerose partecipazioni in progetti di system integration per importanti gruppi finanziari e industriali. Dal 2009 lavoro per Societe Generale Securities Services S.p.A., dove ho inizialmente ricoperto il ruolo di Responsabile dell’Application Management, per poi diventare nel 2015 Chief Data Officer. Più precisamente, mi occupo dello sviluppo e del mantenimento del programma di Data Governance all’interno dell’azienda. 

Quali sono le vostre sfide, cosa vi piace fare con i dati?

Societe Generale Securities Services S.p.A. promuove un importante percorso per la promozione del valore del dato.

Il Framework proposto è un insieme di principi che aiutano a generare nuovi usi e a liberare il valore dei dati. Al centro del framework, vi è il patrimonio di dati, risorsa che potrebbe essere considerata come un “nuovo capitale” per il Gruppo e necessaria per sostenere la trasformazione del business e rispondere ai requisiti normativi. Ciononostante, oggi i dati sono ancora considerati da molti team per lo più come una risorsa locale (“la mia applicazione, il mio business, i miei dati”), visione che crea dei silos e limita la nostra possibilità di riutilizzare e sfruttare il valore potenziale di ciò che ora deve essere visto come un patrimonio comune dell’organizzazione. La nostra sfida è quella di costruire e promuovere basi solide che ci permettano di raccogliere, organizzare, valorizzare, proteggere, accedere e infine riutilizzare i dati, al di là dei silos, per generare valore per le nostre imprese e per noi stessi come unità di supporto. Tutto ciò sarà possibile soltanto attraverso una promozione forte e attiva della cultura dei dati e di principi chiari a tutti i livelli dell’organizzazione. 

Pensi che le aziende abbiano la cultura giusta per gestire i dati in modo corretto?

Ripercorrendo la mia esperienza come CDO, posso affermare che spesso molte aziende cercano di investire notevoli risorse in iniziative sui dati (es. Data lake, data viz, data quality, etc.) e molto poco sulla cultura, ossia preparare tutta l’azienda al cambiamento a cui è chiamata a rispondere. Puntare al cosiddetto paradigma data-driven in un’organizzazione significa accogliere una modalità operativa che sia basata sui dati, attraverso la costruzione di strumenti, di abilità e, soprattutto, di una cultura che agisca basandosi principalmente sui dati. Un tale approccio richiede un cambiamento radicale di mentalità a tutti i livelli e l’esistenza nell’organizzazione di leader che operino per questo cambiamento. Gli strumenti del Data Management sono il supporto per operare tale cambiamento e necessitano dell’utilizzo delle energie a disposizione in una duplice direzione: una teorica (policy, procedure, etc.), e una pratica (es. costruzione di un repository centralizzato). La valorizzazione fattiva dei dati, in termini di affidabilità, porta a una spontanea valorizzazione delle informazioni che essi rappresentano, con la conseguente confidenza nelle decisioni che dipendono dalla loro attenta analisi. 

In altre aziende, invece, si cerca di promuovere e sostenere la crescita e l’evoluzione della visione aziendale.

Quali sono le sfide più importanti per i CIO, CDO, CTO nel 2022?

Per quanto mi riguarda, le prinicipali sfide possono essere rappresentate attraverso i seguenti pilastri:

  1. Strategia dei dati: orchestrare la strategia dei dati e sviluppare la cultura e la consapevolezza.
  2. Progettazione dei dati: definire e condividere un linguaggio comune.
  3. Qualità dei dati: portare ai consumatori di dati il giusto livello di qualità dei dati, e far sì che questi si fidino dei dati che ricevono.
  4. Protezione dei dati: proteggere i dati personali, in linea con la normativa e sviluppare la gestione dei record di dati.
  5. Accesso ai dati: facilitare l’accesso ai dati, nel rispetto dei più alti standard di gestione del rischio.
  6. Casi d’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale: facilitare i casi d’uso di DATA & AI, per aumentare l’efficienza, il monitoraggio del rischio e sviluppare nuovi business.

Abbiamo la fortuna di averti alla tavola rotonda Data Fabric & Data Valuation un argomento interessante… cosa ne pensi? Dove andrá il tuo contributo?

Ho accettato di partecipare alla discussione su questo argomento molto entusiasticamente. Al momento, non ho ancora lanciato un percorso in azienda su questo tema, ma spero che la partecipazione a questa tavola rotonda possa offrirmi spunti interessanti per attività e iniziative future da portare in azienda. Il nostro focus attuale è lavorare ad architetture che abbattano i silos che sono stati creati nel corso degli anni. E in tal senso, Data Fabric potrebbe essere un’architettura che facilita questo processo, dandoci la possibilità di riutilizzare e sfruttare il potenziale valore dei dati aziendali.

Fin dall’inizio avete sostenuto l’evento Perché?

Credo sia uno degli eventi più interessanti a livello internazionale sul tema. Grazie alla modalità interattiva, ogni partecipante avrà l’opportunità di poter condividere la propria esperienza e, soprattutto, comprendere come si muovono le altre aziende su un tema così importante quale quello del data management. Spero che questa mia prima partecipazione possa contribuire positivamente agli esiti dell’evento.

Perché non puoi perderti il Data Management Summit

Il DMS è un evento esclusivo per guidare la comunità di gestione dei dati nel panorama tecnologico, un forum di discussione aperto per condividere esperienze e casi d’uso. Un summit essenziale per CIO, CTO, CDO, BI Managers, Data Governance Officers, Data Scientists che implementano tecnologie emergenti per risolvere nuove sfide tecnologiche. L’evento si svolge in differenti edizioni ed in differenti paesi. L’edizione spagnola si é celebrata il 27 e 28 Ottobre presso l’Universitá Nebrija di Madrid, mentre quella italiana si celebra presso Luiss Hub il 23 Novembre in modalitá ibrida, tutti i relatori saranno presenti fisicamente a Milano ma l’evento si potrá seguire in streaming. L’evento ha un capienza limitata sia nella edizione onsite (40 posti giá tutti assegnati) che in quella online (con massimo 150 iscritti)

Per registrarsi occorre farlo sul sito.

http://datamanagementsummit.org

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