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Giorgio Rubiu (Pragma Etimos) sará il facilitatore della tavola rotonda su Data Intelligence & Green Data nella edizione italiana del Data Management Summit

Stiamo rivelando giorno dopo giorno tutti quei professionisti che parteciperanno con i loro interventi all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di concentrarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, attraverso la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro. Oggi vi presentiamo Giorgio Rubiu Tech Evangelist & Cyber Security Senior Manager in Pragma Etimos

Parlaci un po’ di te e del tuo background professionale

Mi avvicino all’informatica già ai tempi dell’università, iniziando a studiare i vari linguaggi di programmazione che nascevano all’epoca. Mi appassiono alle reti neurali e agli algoritmi genetici,  quella parte di intelligenza artificiale che alla fine degli anni 90 cominciava a spingere un pò di più. Successivamente entro nel mondo delle telecomunicazioni. In pochi anni si è visto il passaggio dai vecchi modem a 28.8 56k fino all’evoluzione dell’attuale concetto di banda larga.
Da subito approccio alle difficoltà della comunicazione, accorgendomi che i sistemi informatici ereditano le problematiche di comprensione tipiche del mondo umano:   fraintendimenti, mancanza di passaggio di informazioni/dati…

Questo, con il tempo, mi ha avvicinato al concetto di Data Intelligence ed è per questo che cinque anni fa ho iniziato la collaborazione con Pragma Etimos.

Pensi che le aziende abbiano la cultura giusta per gestire i dati in modo diverso?

Penso che in alcune aziende, così come in alcune persone, si stia risvegliando l’esigenza e la capacità di gestire diversamente i dati. Hanno capito che siamo passati da un momento in cui c’era un accumulo compulsivo di tutto, non solo di dati, a un momento in cui bisogna lavorare più sulla qualità, che sulla quantità. 

Credo che la chiave del cambiamento risieda nelle persone, sono loro che fanno la differenza nelle organizzazioni. C’è quindi necessità di fare formazione all’interno delle imprese per portare una cultura del dato. 

Quali sono le sfide più importanti per i CIO, CDO, CTO nel 2021?

In realtà le sfide di chiunque coordini un gruppo o ha il compito di guidare un’azienda, è la sfida che dovrebbero sostenere tutti quanti. Dovrebbero tornare all’aspetto umano del dato, capire perché è stato creato, perché lo elaboriamo. Dovrebbero fare un passo indietro e cominciare a vedere il fine di ogni cosa che noi stiamo accumulando. Veniamo da un periodo di accumulo compulsivo ed è fondamentale in questa fase, fermarci e iniziare a dare più qualità al nostro lavoro. Per anni l’ho visto nel mondo delle telecomunicazioni e lo vediamo ancora adesso. L’elemento trainante è la velocità che è sicuramente fondamentale, però poi ciò che facciamo per transitare in queste autostrade digitali  sempre più veloci ed è stato perso di vista. Nel dubbio manda, nel dubbio accumula, nel dubbio prendi, poi vediamo. Queste sono le frasi che mi sento dire più spesso negli ultimi 20 anni di lavoro. Le dico anche io, lo ammetto. 

Abbiamo la fortuna di averti come moderatore alla tavola rotonda Data Intelligence & Green Data un argomento interessante… cosa ne pensi? Dove andranno i tuoi contributi?

Da moderatore della tavola rotonda, spero di stimolare le risposte più intelligenti da parte di tutti i partecipanti, tirando fuori da ognuno di loro le loro esperienze più importanti da  condividere con tutti quanti. Il compito di un buon moderatore credo sia quello di mettere a proprio agio gli interlocutori e stimolare la conversazione e non limitarsi a leggere delle domande.
Per quanto riguarda il tema “Data Intelligence” penso che sia arrivato il momento di affrontare quest’argomento. Come ho già detto, questo accumulo compulsivo di dati inizia a preoccuparmi; è un momento storico in cui l’attenzione globale è posta sulla sostenibilità e, inevitabilmente, ragionare fin dall’inizio sull’accquisizione  del dato: è fondamentale cercare di acquisire solo dati che abbiano “l’intelligenza”, un valore, anziché accumulare tutto in modo compulsivo senza significato alcuno. Altrimenti facciamo un doppio lavoro: prima accumuliamo e poi cerchiamo di capire cosa abbiamo accumulato e come potremo utilizzarlo.
Lavorare fin dall’inizio con un concetto di Data Intelligence è sicuramente più performante, più intelligente e più efficiente.

Fin dall’inizio avete sostenuto l’evento Perché?

Perché crediamo moltissimo in questo evento. Soprattutto crediamo che quando si opera in un mercato, in qualche modo siamo creditori: dobbiamo restituire.
Cosa c’è di meglio che restituire cultura?!
Attività commerciali possono fare da sponsor a eventi sportivi o quant’altro. Noi che operiamo nel campo dei dati, abbiamo il dovere morale di condividere il nostro know how e le nostre esperienze su argomenti così importanti che impattano e impatteranno sempre di più sulle nostre vite. Ancora prima di parlare di cloud per la condivisione dei dati, dovremmo parlare di cloud culturali. 

Perché non puoi perderti il Data Management Summit

Il DMS è un evento esclusivo per guidare la comunità di gestione dei dati nel panorama tecnologico, un forum di discussione aperto per condividere esperienze e casi d’uso. Un summit essenziale per CIO, CTO, CDO, BI Managers, Data Governance Officers, Data Scientists che implementano tecnologie emergenti per risolvere nuove sfide tecnologiche. L’evento si svolge in differenti edizioni ed in differenti paesi. L’edizione spagnola si é celebrata il 27 e 28 Ottobre presso l’Universitá Nebrija di Madrid, mentre quella italiana si celebra presso Luiss Hub il 23 Novembre in modalitá ibrida, tutti i relatori saranno presenti fisicamente a Milano ma l’evento si potrá seguire in streaming. L’evento ha un capienza limitata sia nella edizione onsite (40 posti giá tutti assegnati) che in quella online (con massimo 150 iscritti)

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